Considerato sin dai tempi antichi come un dono degli dei, l’olio d’oliva non solo ha effetti benefici sulla salute, ma, in virtù delle sue qualità organolettiche, è ormai ingrediente simbolo della cucina italiana. Attualmente l’offerta di olio d’oliva sugli scaffali del supermercato e estremamente ricca e variegata e potrebbe indurre confusione nel consumatore. Quali criteri utilizzare nella scelta del nostro olio d’oliva? Come vengono classificati i diversi tipi di olio ricavati dalle olive?
Quando si parla genericamente di olio d’oliva si fa riferimento ad una pluralità di prodotti ottenuti con procedimenti diversi e che presentano caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche differenti. È sorta, quindi, la necessità di regolamentare la materia fornendo criteri per la classificazione e denominazione(Reg. CE N. 1234/2007)e per stabilire le caratteristiche degli oli d’oliva(Reg. CE 2568/91)
Secondo il regolamento europeo del 2007 la definizione per gli oli di oliva vergini è la seguente:
“oli ottenuti direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici o altri processi fisici, in determinate condizioni termiche che non causano alterazioni dell’olio, e che non hanno subito trattamenti diversi dal lavaggio, decantazione, centrifugazione e dalla filtrazione.”
Gli oli d’oliva vergini si distinguono secondo la seguente denominazione:
Olio extravergine d’oliva : olio d’oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico è al massimo di 0.8g per 100g e avente le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria. L’olio extravergine d’oliva è un olio di categoria superiore, privo di difetti ed eccellente dal punto di vista visivo e gusto-olfattivo.
Olio d’oliva vergine : Olio d’oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è al massimo di 2g per 100g e avente tutte le atre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria. L’olio d’oliva vergine è un olio di buona qualità dal punto di vista gusto-olfattivo, può presentare minimi difetti.
Olio lampante : Olio d’oliva vergine la cui acidità libera, espressa in acido oleico, è maggiore di 2g per 100g e avente tutte le altre caratteristiche conformi a quelle previste per questa categoria. L’olio lampante è un olio di bassa qualità e non è idoneo al consumo umano. Per renderlo commestibile è necessario un ulteriore processo di raffinazione.